Nel cuore della Val di Cecina, Ponteginori racconta una storia recente ma intensa: dal ponte voluto da Carlo Ginori al villaggio Solvay.

(Ponteginori)

Un ponte tra natura e memoria industriale.

Affacciato sulla sponda destra del fiume Cecina, Ponteginori è un centro relativamente giovane, nato dall’incontro tra natura, ingegno umano e vocazione industriale.

Il suo nome trae origine da un ponte costruito tra il 1831 e il 1835 dal Conte Carlo Ginori, proprio nel punto in cui il fiume Cecina incontra il torrente Trossa. Un’opera che non solo unì due rive, ma pose le basi per lo sviluppo di un’intera comunità.

All’inizio del Novecento, Ponteginori iniziò a crescere in modo significativo grazie all’arrivo della Società Chimica Solvay, che avviò lo sfruttamento dei ricchi giacimenti di salgemma della Val di Cecina. È in questo contesto che nacque il caratteristico Villaggio Solvay: un nucleo urbano costruito secondo i modelli architettonici e urbanistici tipici del Nord Europa, terra d’origine della casa madre. Un progetto pensato per accogliere i dipendenti della società, che ancora oggi conferisce a Ponteginori un’atmosfera unica, sospesa tra tradizione industriale e paesaggio toscano.

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